Giovanni Palladino
Giovanni Palladino | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 27 luglio 2015 – 22 marzo 2018 |
Legislatura | XVII |
Gruppo parlamentare | - Civici e Innovatori (fino al 16/06/2017) - Partito Democratico (dal 16/06/2017) |
Coalizione | Con Monti per l'Italia |
Circoscrizione | Campania 1 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PPI (1994-2002) DL (2002-2007) PD (2007-2012; 2017-2019) SC (2012-2016) IV (dal 2019) |
Titolo di studio | Laurea in Scienze politiche |
Professione | Dirigente |
Giovanni Palladino (Napoli, 5 luglio 1974) è un politico italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Già esponente del Partito Popolare Italiano, de La Margherita e del Partito Democratico; alle elezioni amministrative del 2001 viene eletto Consigliere municipale a Napoli, nel quartiere Piscinola.
Alle elezioni amministrative del 2006 a Napoli viene eletto consigliere comunale nelle liste de La Margherita. Si ricandida anche nel 2011, ma non viene rieletto.
Nel 2012 abbandona il PD ed aderisce a Scelta Civica del Premier uscente Mario Monti.
Elezione a deputato[modifica | modifica wikitesto]
Alle elezioni politiche del 2013 è candidato alla Camera dei Deputati, nella circoscrizione Campania 1, tra le liste di Scelta Civica (in terza posizione), risultando il primo dei non eletti.
Il 27 luglio 2015, in seguito alle dimissioni di Luciano Cimmino dalla carica di parlamentare, viene eletto deputato della XVII Legislatura.
A luglio 2016 è tra coloro i quali si schiera contro la fusione di Scelta Civica con Alleanza Liberalpopolare-Autonomie (ALA) di Denis Verdini, pertanto abbandona il partito assieme ad altri 14 deputati e dà vita al gruppo parlamentare Civici e Innovatori.[1]
Ritorno nel PD e adesione a Italia Viva[modifica | modifica wikitesto]
Dopo aver annunciato il proprio sostegno a Matteo Renzi in occasione delle elezioni primarie del PD del 30 aprile 2017,[2] il 16 giugno 2017 abbandona il gruppo parlamentare Civici e Innovatori ed aderisce ufficialmente al Partito Democratico, di cui già faceva parte fino al 2012.[3][4]
Alle elezioni politiche del 2018 viene ricandidato alla Camera dei deputati per il PD, sia nel collegio uninominale Campania 1 - 06 (Napoli-Ponticelli), sostenuto dalla coalizione di centro-sinistra, che nel collegio plurinominale Campania 1 - 02 in terza posizione[5], risultando tuttavia non rieletto.
A seguito della scissione del PD da parte del gruppo dei parlamentari renziani, il 17 settembre 2019 aderisce a Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi di stampo liberale e centrista.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Scelta Civica, Zanetti e verdiniani vincono la battaglia per il nome. Monti contrario: "Pressione Pd", su Il Fatto Quotidiano, 12 ottobre 2016. URL consultato il 2 novembre 2016.
- ^ Palladino da Scelta civica ai democratici, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 19 giugno 2017.
- ^ Pd, Palladino lascia Civici e Innovatori e aderisce ai dem: domani presentazione con Rosato, Tartaglione, Bonavitacola e Casillo | Agenparl, in Agenparl, 15 giugno 2017. URL consultato il 19 giugno 2017.
- ^ Giovanni Palladino 'ritorna' nel Pd: "Un passaggio doveroso" - Agorà24, in Agorà24, 16 giugno 2017. URL consultato il 19 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2017).
- ^ I candidati del Partito Democratico in Campania alla Camera e al Senato, su la Repubblica, 29 gennaio 2018. URL consultato il 24 luglio 2023.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Palladino
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Giovanni Palladino, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Giovanni Palladino, su Openpolis, Associazione Openpolis.
- Registrazioni di Giovanni Palladino, su RadioRadicale.it, Radio Radicale.
- Giovanni Palladino, su Camera.it - XVII Legislatura, Parlamento Italiano.